Dalla 8860 alla McLaren P1: L’evoluzione (e l’involuzione) della Tecnologia LEGO Technic
Parliamo di Auto/Supercar Technic, e della loro evoluzione, o forse involuzione, nel mondo dei set LEGO. Fin dagli anni ’70, i modelli Technic dedicati alle automobili hanno avuto una funzione che andava ben oltre il gioco: erano strumenti didattici, veri e propri laboratori in miniatura per comprendere il funzionamento delle macchine reali. I primi “veicoli”, come la 853 del 1977, la 8860 del 1980 e la 8880 del 1994, introducevano progressivamente elementi fondamentali: sterzo, sospensioni, differenziale, cambio, motore funzionante. Ogni nuova uscita aggiungeva un tassello, come se LEGO stesse scrivendo, set dopo set, un manuale di meccanica a puntate.
Il primo veicolo di Auto/Supercar è stato lanciata nel 1977 e da allora ogni modello della serie Technic ha portato qualcosa di nuovo. Nel 1994 i Set LEGO includevano circa la maggior parte della tecnologia automobilistica possibile in LEGO.
Già il secondo set della galleria sopra introduce tutti e cinque i componenti fondamentali di un’automobile. Gli ultimi due modelli, invece, sono spesso considerati l’apice assoluto della linea supercar. Dal punto di vista tecnico, l’8880 spicca senza rivali grazie alla trazione integrale, ma se l’obiettivo è utilizzare LEGO come strumento per spiegare la tecnologia automobilistica, quel livello di complessità rischia di diventare eccessivo.
In questo senso, l’8448 risulta più efficace: racchiude gli stessi elementi chiave in una struttura molto più chiara e leggibile. Il suo cambio include persino la retromarcia. Se a questo si aggiunge un’estetica decisamente più raffinata, non sorprende che per molti appassionati il vero re della serie sia proprio il 8448.
Dalla 8860 alla McLaren P1: L’apice della completezza tecnica
Dalla 8860 alla McLaren P1: Il Bivio per la LEGO
È il 1999: il set 8448 fa la sua comparsa sugli scaffali e la linea delle auto/supercar si trova davanti a un bivio. Da quel momento LEGO sembra smarrire la sua vocazione originaria. Da un lato propone una Formula 1 che riduce drasticamente la complessità tecnica, quasi un passo indietro rispetto alla tradizione didattica; dall’altro ricicla la struttura del 8448 in una veste più accattivante, confezionata per sembrare “cool” ma priva di reale innovazione. È qui che la linea cambia pelle: da laboratorio di ingegneria a prodotto di marketing.
Non sappiamo i retroscena, ma è facile immaginare le domande che, a fine anni ’90, si saranno posti designer e dirigenti LEGO: “E adesso, cosa aggiungiamo alle nostre supercar?” La verità è che, a quella scala, introdurre elementi come una frizione realistica o sistemi di frenata credibili era quasi impossibile senza ricorrere a pezzi iper-specializzati. In altre parole, il vocabolario tecnico era stato esaurito.
Certo, si poteva continuare a riciclare il telaio del 8448, rivestendolo ogni pochi anni con una carrozzeria diversa (magari più convincente dell’8466), ma sarebbe stato un tradimento della filosofia LEGO, che non vive di repliche ma di innovazione. Così, invece, si scelse un’altra strada: abbandonare la trasparenza didattica e puntare sull’impatto estetico e sul fascino delle licenze. È qui che lo spirito delle supercar Technic comincia a dissolversi, trasformandosi da laboratorio di ingegneria a vetrina di design.
Dal 2001 in poi, non è stato rilasciato un solo set Technic in grado di mostrare tutti i componenti fondamentali di un’automobile. L’unico modello dotato di cambio è stato un Go-Kart, ma si trattava di una soluzione atipica, priva del classico meccanismo LEGO e carente sotto altri aspetti. Questa assenza è sorprendente, soprattutto considerando che proprio in quel periodo LEGO ha migliorato in modo significativo molte delle sue parti cruciali, dagli ingranaggi di frizione agli anelli di guida, introducendo anche versioni più robuste di componenti storici come gli ingranaggi a 8 e 16 denti.
È difficile immaginare che vedremo ancora una supercar davvero adatta a mostrare la tecnologia automobilistica. I motivi che hanno spinto LEGO a cambiare rotta nel 2001 restano validi anche oggi. Certo, esisterebbe uno spazio alternativo: quello di un’auto più semplice, pensata per mostrare la meccanica in modo chiaro, pur senza appartenere alla linea premium. Ma è un’ipotesi che sembra remota. Basti pensare che nel 2017, anno del 40° anniversario di LEGO Technic, non è stato rilasciato alcun set celebrativo che riprendesse lo spirito del leggendario Car Chassis.
Dalla 8860 alla McLaren P1: Seguire le Tendenze
E allora, dove ci lascia tutto questo? Genitori che vorrebbero usare LEGO per parlare di auto con i propri figli si trovano davanti a due opzioni: cercare vecchi set usati, oppure costruire da zero i propri modelli didattici, assemblando parti sparse. Nel frattempo, gli insegnanti universitari ricordano con nostalgia i tempi in cui i migliori diplomati delle superiori affollavano le facoltà di ingegneria, spinti anche da passioni nate tra mattoncini e differenziali.























